La fonte è attendibile: l’Associazione Bancaria Italiana ( A.B.I. ) di recente ha evidenziato un importante questione che non viene presa quasi mai in considerazione dagli italiani, ma che rischia di costare moltissimo alle loro tasche:

i soldi in giacenza nei conti correnti stanno aumentando.

IL SONNO DEL CAPITALE GENERA COSTI

Che cosa significa questo? Semplice: per far fronte alla pandemia, abbiamo imparato a gestire in modo diverso le spese e a risparmiare il più possibile. Per questo i nostri conti correnti sembrano godere di discreta salute rispetto al periodo storico che stiamo vivendo, e molti di essi si aggirano su cifre che vanno dai 10.000 ai 30.000€.

Tuttavia, spesso dimentichiamo che ciò che non viene utilizzato, o meglio impiegato, genera soltanto costi ulteriori: anche se si trattasse solo di quelli bancari, perché dovremmo fare sacrifici – anche corposi – per poi vedere “mangiato” il nostro capitale da spese fantasma di cui non ci rendiamo conto?

INVESTIMENTI: MEGLIO A BREVE O A LUNGO TERMINE?

La prima cosa da fare è prendere coscienza che esistono opportunità anche e soprattutto per i piccoli risparmiatori. Non è necessario possedere un capitale importante per iniziare a investire: abbiamo di fronte diverse possibilità, a misura di ogni tasca.

Per fare un esempio, poniamo di voler investire una cifra discreta rispetto al conto corrente che ammonta a 10.000€. Per prima cosa, dovremmo fare un ragionamento legato alla nostra serenità: potremmo quindi pensare di tenere sul conto una piccola cifra che consenta di far fronte alle emergenze, diciamo circa 4.000€. Ne resterebbero 6.000 euro pronti per essere investiti. 

Il passo successivo è ragionare in termini temporali: se l’obiettivo è raggiungere un risultato in tempi brevi (ad esempio su un orizzonte di 24 mesi), un conto di deposito, che in genere offre rendimenti annui fino all’1,10% lordo, può essere una scelta interessante e relativamente a basso rischio.

Se, al contrario, intendiamo investire sul lungo periodo, si aprono diverse possibilità per i piccoli risparmiatori:

  • investire in OBBLIGAZIONI, come ad esempio i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali), a rischio più contenuto perché garantite dallo Stato;
  • scegliere le OBBLIGAZIONI di società private o paesi esteri.
  • oppure mettere una parte del capitale in AZIONI

Queste ultime sono considerate a rischio ed a rendimento più alto se e solo se acquistate attraverso FONDI o ETF che permettono un ampia diversificazione.

La possibilità di investire un capitale non è riservata solo ai ricchi: basta comprendere quali strumenti  e prodotti abbiamo a disposizione e utilizzarli in modo corretto. Puoi iniziare tu stesso, in completa autonomia, a fare qualche passo in questo mondo; se, però, hai bisogno di qualcuno che ti tenga la mano finché non avrai acquisito una certa sicurezza, per operare in completa autonomia sappi che non sei solo.

Se invece vuoi capire meglio quale tipo di investitore sei o potresti essere, e avere un portafoglio personalizzato per iniziare a investire in modo consapevole fai il test adesso.


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